L'Oglio

itinerario 6

1. DA PONTE DI LEGNO A MALONNO
Il nostro viaggio inizia dal Passo del Tonale, in territorio di Ponte di Legno, dove si percorre la statale in discesa sino a val Sozzine dove troviamo l’inizio della pista ciclabile: In alternativa, si può percorrere l'antica strada militare sterrata e dal fondo particolarmente sconnesso, sino all'ex colonia dei Vigili del Fuoco di Milano. Qui ci si immette su una mulattiera che, con numerosi tornanti, raggiunge la stazione di partenza della funivia del Tonale, in Val Sozzine. Da qui, seguendo viale Venezia, si raggiunge il centro di Ponte di Legno.
Dal centro di Ponte di Legno si raggiunge la frazione Poia: qui inizia la pista ciclabile che in sede propria corre parallela al fiume Oglio. Seguendo la pista giungiamo sino alla periferia di Vezza d’Oglio, dove termina la pista ciclabile; si attraversa l’Oglio e si prende a destra la strada che si inoltra nel bosco sino a raggiungere la località al Vago di Incudine. Attraversato il piccolo borgo, dopo una grande curva verso destra, si percorre la via Valeriana che corre nei boschi sino alle prime case di Edolo. La strada deve probabilmente il nome al generale, poi imperatore, Valeriano (metà III secolo d.C.) e serviva per trasferire velocemente le truppe dalla regione della Svevia alla pianura Padana. Dalla Pieve di Edolo si ridiscende sull'antico percorso che supera il fiume sul ponte in pietra che immette, in via Battisti, nell'antico abitato.
Transitati sul ponte ciclopedonale accanto al Municipio di Edolo, si segue via Marconi sino a via Valeriana, che si prende a sinistra, oltrepassata la ferrovia. Superata la Centrale Elettrica, si raggiunge il centro di Sonico. Ci si dirige poi sino alla frazione di Rino seguendo via Franco Tonolini. Dopo il ponte, prendiamo la prima strada in discesa a destra verso il cimitero sino a raggiungere il fondovalle sul fianco del fiume Oglio. Proseguiamo seguendo la pista ciclabile che corre tra i campi ed il bosco, sino a raggiungere un ponte nei presi di Malonno, detto ponte delle capre, raccordo con la pista ciclabile posta sull’altra sponda del fiume.
Il passo del Tonale può essere raggiunto dalla valle Camonica utilizzando il treno, il bus e la funivia oppure risalire da Trento le valli di Non e di Sole con il treno e poi con il servizio di autobus con trasporto bici.

2 DA MALONNO A DARFO BOARIO TERME
Dal ponte delle Capre di Malonno proseguiamo sulla sponda destra dell’Oglio sino a sottopassare la strada statale, ci aspetta una breve ma intensa salita sino a ritrovarsi sul percorso in falso piano che corre in parallelo alla ferrovia. Raggiunta la provinciale, andiamo a sinistra in discesa, sino a ritrovarci su una rotonda, superandola prendiamo a destra sul fiume Oglio per poi andare a sinistra sul margine della zona artigianale. Superata la ferrovia, prendiamo la prima strada a sinistra che si inoltra nel bosco seguendola sino al primo bivio dove abbandoniamo il percorso ufficiale per svoltare a sinistra in discesa fino a superare nuovamente la ferrovia ed il fiume Oglio nei pressi della chiesetta medievale di San Zenone. Giunti alla strada provinciale, prendiamo a destra, con attenzione, sino alle prime case di Cedegolo. Qui prendiamo la prima strada a destra, via Sola, per raggiungere il percorso ciclopedonale posto tra il paese e il fiume. Raggiunto il Musil, usciamo dal piazzale percorrendo la rampa in salita e prendendo poi a destra, e subito dopo nuovamente a destra, sul vecchio ponte della Noce, in direzione della stazione ferroviaria di Sellero. Qui ritorniamo sulla strada provinciale, sino a raggiungere la zona industriale. Al semaforo, andiamo a sinistra tra le fabbriche seguendo le indicazioni della pista ciclabile. Passati sull’altra sponda del fiume, andiamo a destra proseguendo oltre la strada nel sentiero che si inoltra nel bosco. In breve, il percorso ritorna pianeggiante su una piccola strada asfaltata che si snoda tra i campi sino alla chiesa romanica di San Salvatore. Allo stop andiamo a destra, oltre le rotonde per raggiungere il centro di Capo di Ponte. Ripassiamo il fiume Oglio, prendendo la strada in salita che ci conduce alla frazione di Cemmo.
Da Cemmo, percorrendo una strada secondaria si raggiunge Ono S. Pietro, da dove, seguendo il percorso di un’antica mulattiera, ci si collega con il centro storico di Cerveno. A Cerveno, uscendo da piazza Roma, si prende a destra via Novelli, sino a Losine, dove la ciclabile provinciale ci conduce alla passerella di Breno. Proseguendo sulla ciclabile si raggiunge la località Spinera. Lasciati alle spalle i resti archeologici del Santuario di Minerva, la pista raggiunge Cividate Camuno, con un percorso che parzialmente si svolge in galleria.
Transitati davanti agli scavi archeologici di Cividate Camuno, si imbocca via Cuche che, dopo alcuni chilometri, raggiunge l'Ospedale di Esine. Utilizzando il passaggio ciclopedonale posto sul ponte che scavalca l'Oglio, si prende a sinistra sull'argine del fiume, sino al Monticolo di Boario Terme.
Nei pressi dell'Archeopark di Darfo Boario Terme, si prende la strada asfaltata che corre lungo il fiume Oglio, sino al ponte a schiena d'asino di Darfo. Superatolo, si prende a destra davanti alla chiesa, e poi a sinistra, sino ad un passaggio vicino al campo da calcio.
Con un percorso sinuoso, si superano i garage di alcune costruzioni moderne, sino ad un altro impianto sportivo. Qui si prende a destra e poi a sinistra, sino alle piscine, che si aggirano a destra sul retro, sino alla passerella che porta al centro amministrativo di Darfo.

3. DA DARFO BOARIO TERME A SALE MARASINO
Dal centro di Darfo prendiamo via Ghislandi in senso unico, sino alle scuole. Passati a fianco del monumento ai caduti, si arriva ad un ponte ciclopedonale sul fiume Oglio. Superatolo, si prende a destra lo stretto passaggio lungo l’argine del fiume, sino ad incontrare una zona residenziale.
Qui l’itinerario ritorna tra i campi, superando un canale d'irrigazione. Il percorso prosegue poi tortuosamente nella campagna, sottopassando in vari punti la superstrada e superando mediante passerelle due profondi torrenti.
Giunti ad un altro insediamento residenziale, alla ferrovia si segue la pista ciclabile. Al suo termine si va a destra e poi a sinistra per tornare sull’itinerario ciclabile. Il percorso ritorna nuovamente fra i campi, sino alla zona artigianale di Pisogne. Allo stop, si supera la vecchia statale per imboccare una strada sterrata, che porta nei campi. Al suo termine, non si deve imboccare la rotonda, ma prendere lo sterrato a sinistra, sino ad una zona residenziale. Poche centinaia di metri e si arriva al sagrato della Chiesa di S. Maria della Neve. Prendendo la strada posta di fronte a S. Maria della Neve, allo stop andiamo a sinistra sino ad una rotonda posta di fronte al centro commerciale. Qui, girando a destra, il percorso giunge alla stazione ferroviaria o, proseguendo dritti, è possibile raggiungere il caratteristico centro storico di Pisogne.
Dalla piazza centrale di Pisogne, dopo il passaggio a livello si va sul lungolago sino a raggiungere la frazione di Toline. Qui si imbocca la suggestiva pista ciclabile che corre sulla sponda del lago fino a Vello, poco prima di Marone. In sede protetta si raggiunge il centro di Marone, dove si imbocca a destra lo stretto vicolo Makalé appena prima della chiesa sino ad arrivare sul lungolago. Superato un torrente si va a sinistra in salita sino a ritrovare a destra il percorso protetto posto sul fianco della strada principale che seguiamo fino al centro di Sale Marasino.

4 DA SALE MARASINO A PONTOGLIO
All’imbarcadero traghettiamo per Carzano, frazione di Montisola, proseguiamo a sinistra sulla strada sino a Peschiera Maraglio e oltre sino alla frazione di Sensole. Da qui riprendiamo il traghetto fino al porto d’Iseo. Dalla piazza centrale di Iseo, Piazza Garibaldi, seguiamo via Campo, al termine della quale imbocchiamo la pista ciclabile posta sul fianco di via per Rovato fino al complesso di Sassabanek. Da qui, dopo aver percorso tutta via Colombera, raggiungiamo il percorso ciclabile che in breve ci conduce sino al centro di Clusane. Raggiunto il porto, un itinerario protetto ci accompagna in tutta sicurezza sino alla prima rotonda del ponte che collega Paratico alla bergamasca Sarnico.
La seconda parte del percorso sull’Oglio inizia a Paratico, vicino al ponte che collega il paese a Sarnico (nel piazzale della stazione in alcuni periodi dell’anno è in funzione un treno straordinario che da Palazzolo sull’Oglio arriva alla stazione di Paratico; vedere il sito web: www.ferrovieturistiche.it).
Una breve ma impegnativa salita porta sul piazzale della parrocchiale di S. Maria Assunta. Lasciata la chiesa sulla destra, si fiancheggia il muro del cimitero e, al termine di una breve salita, il percorso ridiscende in una piccola vallata sino allo stabilimento Niggeler & Kupfer.
Qui si incontra una seconda breve ma impegnativa salita che porta alla zona residenziale di Capriolo. Al suo termine, si prende la strada verso i campi, dopo la stazione dei Carabinieri, seguendo il percorso ciclabile quasi sempre in leggera pendenza.
Sottopassata l’autostrada e superato un passaggio a livello, si giunge in breve ad un cementificio dimesso, notevole e interessante sito di archeologia industriale, che ci introduce alla periferia di Palazzolo sull’Oglio. Dopo aver superato la piazza principale di Palazzolo, l’itinerario continua sempre in percorso protetto subito dopo le ultime case, prendendo a destra sotto alla tangenziale. Continuando a pedalare seguendo il fiume ed alcuni canali di irrigazione, si arriva facilmente al centro di Pontoglio

5 DA PONTOGLIO A VILLAGANA
Dal centro di Pontoglio scendiamo al ponte per cividate, costeggiando il fiume c conduce agli impianti sportivi. Superatili si prende la prima strada a destra, posta proprio sopra un’ampia ansa dell’Oglio, che va seguita sin quasi alla centrale elettrica. Qui si prende a sinistra un breve raccordo sino al sottopasso della ferrovia. Di seguito, un lungo rettilineo porta alle prime case di Urago d’Oglio, dove si svolta a destra per il sottopasso. Nel centro di Urago d’Oglio ci portiamo in piazza Marconi, dove prospetta il Castello Martinengo. Imbocchiamo quindi via Dosso in direzione della campagna. In questo breve tratto il percorso si avvicina al fiume, prima di distaccarsene per dirigersi verso la ripa su cui sorge Rudiano. Superata la breve salita svoltiamo a destra sino a ritrovarci nel centro del Paese.
Dalla piazza superiamo la facciata della parrocchiale andando a sinistra e poi a destra sulla ciclabile sino al suo termine, proprio accanto al cimitero, seguiamo la strada nei campi che ci condurrà sino alla campagna posta al piede di Roccafranca nei pressi del confine con Orzinuovi. Il nostro tragitto prosegue lungo le sponde dell’Oglio, che raggiungiamo seguendo a destra la strada che si inoltra fra i campi. Giunti al fiume percorriamo i numerosi sentieri che portano sino alla Provinciale, nei pressi del Santuario della Madonna dell’Oglio. Attraversiamo la strada principale e imbocchiamo la ciclabile posta sul retro del santuario e sul fianco della Provinciale per inoltrarci, a sinistra, tra i campi e sbucare proprio sotto al castello dei Martinengo da Barco. Di seguito, una breve salita, ci riporterà al piano della campagna, in un punto compreso tra la rocca e la chiesa parrocchiale.
Arrivati all’abitato di Barco, si svolta prima a sinistra e poi a destra, dove si incontrano le cascine Martinenghe, per poi passare sotto un arco che ci introduce alla frazione di Bompensiero.
Al termine dell’abitato, la strada diventa sterrata e prosegue tra i campi sino a Villagana, altra frazione di Villachiara.

6 DA VILLAGANA A OSTIANO
Dopo un lungo viale, senza salire a Villagana, si svolta a destra e poi a sinistra, dove la strada principale conduce ad Acqualunga. Qui, dal fondo della valle dell’Oglio, si possono ammirare, sulla sinistra, alcuni cascinali posti su piccoli rilievi che li mettevano al riparo dalle periodiche piene del fiume.
Il percorso sale fino a raggiungere una rotonda e transitare a fianco di un portale in mattoni. Attraversata la provinciale per Cremona, si deve prendere a destra e proseguire fino a raggiungere il centro di Quinzano d’Oglio.
Il percorso abbandona il centro di Quinzano seguendo una leggera discesa sino alla zona artigianale, superata la quale, la strada procede a destra pianeggiante tra i campi. Dopo qualche chilometro l’itinerario, passando sotto l’antico castello, risale sino ad arrivare alla piazza principale di Monticelli d’Oglio, su cui si affacciano tutti gli edifici della piccola località. Ridiscesi sulle sponde dell’Oglio, una passerella ci consente di passare sul lato opposto e raggiungere Monasterolo, frazione di Robecco sull’Oglio. Al termine della via principale del piccolo borgo, proseguiamo a sinistra sulla ciclabile sino alla periferia di Robecco d’Oglio. Sottopassiamo la ferrovia e allo stop, andiamo a sinistra sulla ciclabile sino alla stazione ferroviaria. La ciclabile prosegue in sede propria sino a Pontevico, dominato dall’imponente castello neogotico. Pedalando ancora per qualche centinaio di metri, si arriva nella centrale piazza Mazzini. Oltrepassata la chiesa parrocchiale, prendiamo a destra una strada in discesa e allo stop svoltiamo a sinistra. Lasciato il centro storico, percorriamo la strada per circa un chilometro per imboccare a destra il percorso ciclabile. L’itinerario prosegue rettilineo oltrepassando l’incrocio con la strada che porta alla cascina Palazzo. Da qui, in poche curve, giungiamo alla frazione di Chiesuola. Arrivati a uno stop continuiamo diritto sino al sottopasso dell’autostrada. Giunti alla località Dossi, allo stop prendiamo a destra e percorriamo una tortuosa stradina campestre. Dopo circa poco più di un chilometro raggiungiamo un secondo stop, dove prendiamo a sinistra e poi a destra in via Solferino sorpassando un antico mulino. Si prosegue poi per via Manzoni in direzione della cascina san Zeno. Continuando per circa un chilometro, prendiamo la strada sterrata a sinistra che ci conduce sino ad uno stop sulla provinciale, che percorriamo con attenzione sino a ritrovare sulla destra la pista ciclabile che si inoltra nei campi. Il percorso attraversa Seniga e prosegue oltre la rotonda del cimitero sino alla frazione di Regona che superiamo proseguendo dritto nei campi sul ponte del fiume Mella e oltre sullo sterrato che giunge alle prime case di Ostiano.

7 DA OSTIANO A TORRE DE’PICENARDI
Dal centro del paese, proprio sul fianco del castello andiamo a sinistra per via Manzoni e poi sulla provinciale sino alle prime case di Volongo. Prendiamo a destra il viale della Rimembranza sino al cimitero dove svoltiamo a sinistra in via Canton Bagnolo e subito dopo a destra in discesa sino alla diga che blocca la roggia Gambara. Si prende a destra la strada sterrata che corre nei campi e che sale sull’argine sinistro della roggia. Nel punto incui confluisce nell’oglio scendere dall’argine e proseguire sullo sterrato posto accanto al fiume per poche centinaia di metri. Risaliti sull’argine andiamo a destra sino ad Isola Dovarese.

In caso di piena del fiume Oglio (informarsi in paese) si continua sulla provinciale sino alla prima curva a gomito dove proseguiamo diritti su una strada secondaria. Al suo termine andiamo a destra sino a Fontanella Graziosi dal cui centro, percorrendo una via dismessa (Via Don Grazioli), si raggiunge Isola Dovarese.

Dalla piazza andiamo verso la parrocchiale e da qui seguendo via Garibaldi su una strada secondaria che ci accompagnerà sino a Torre de’ Picenardi.

8 DA TORRE DE’PICENARDI AL PO
Alle spalle del castello di San Lorenzo, percorrendo via Vittoria, si raggiunge il retro di una zona artigianale dove proseguiamo diritti fra le case e poi fra i campi. Raggiunti i ruderi di un’imponente cascinale giriamo a sinistra e poi a destra, con attenzione sulla provinciale. Dopo poche centinaia di metri prendiamo a destra verso la ferrovia su una strada secondaria. Il percorso attraversa in successione i piccoli borghi di Pontirolo, Colombarolo, Voltido e Recorfano per raggiungere Solarolo Rainiero. Da qui, sulla ciclabile si raggiunge villa Medici a San Giovanni in Croce e poi, seguendo le indicazioni “I percorsi di Mezzo” raggiungere Casteldidone e Rivarolo Mantovano. All’uscita dal centro alla rotonda andiamo diritti sulla provinciale in direzione di Cividale svoltando a destra sullo sterrato dopo poche decine di metri seguendo sempre le indicazioni de “I percorsi di Mezzo”. Si raggiunge la periferia di Rivarolo del Re. Si prende a sinistra via Aporti e all’incrocio si prosegue a sinistra sulla provinciale e poi a destra per Brugnolo. Al centro del piccolo borgo andiamo a destra per via cimitero per ritornare in breve su uno sterrato che ci accompagnerà sino a Sabbioneta. Al termine di via Gonzaga usciamo dal centro per Porta Imperiale e prendiamo a sinistra e con attenzione la provinciale per poche decine di metri. Alla nostra sinistra troviamo infatti una strada sterrata che si inoltra tra i campi passando sul fianco delle mura della città. In breve ci ritroviamo su una strada secondaria asfaltata. Allo stop attraversiamo proseguendo nel centro di Villa Pasquali lungo via Naviglio. La strada esce dalla borgata con il nome di via Motta la seguiamo sino al secondo bivio sulla sinistra, in mezzo ai campi, il primo è riconoscibile dalla presenza di una cappella che oltrepassiamo. La strada prosegue rettilinea sino ad incontrare un canale. Qui andiamo a sinistra sul suo fianco sino a raggiungere il ponte di barche di Commessaggio. Lo attraversiamo andando a destra e proseguendo sul percorso ciclabile sul fianco del canale. In pochi chilometri si raggiunge l’argine dell’Oglio che seguiamo a destra. L’orientamento è facilitato dalla presenza di numerosa segnaletica perché siamo su una delle ciclabili principali della provincia di Mantova. Seguendole si raggiunge in fretta San Matteo delle Chiaviche e poi il ponte di barche di Torre d’Oglio.

Per il ritorno è possibile risalire l'argine opposto e, seguendo la ciclabile, raggiungere Mantova oppure, prendendo a sinistra raggiungere in pochi chilometri Marcaria e la stazione ferroviaria.

Approfondimento tappa: 
Da vedere lungo la Greenway dell'Oglio
Dove dormire: 
RISTORANTE TIZIO E CAIO
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Dove mangiare: 
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